giovedì 12 aprile 2012

Cardinal Rambo e la passione per le armi


Avere la passione per le armi potrebbe sembrare una cosa assolutamente normale, è quantomeno insolito che questo tipo di “hobby” è il passatempo preferito per un prelato, il Cardinal Domenico Calcagno da Savona; il monsignore, infatti, possiede una vera e propria armeria che può contare su 13 armi da fuoco, tra pistole e fucili.


E' ben comprensibile come il Vaticano abbia mostrato tutto il suo imbarazzo di fronte ad uno degli esponenti più in vista della Chiesa in Italia; infatti, Monsignor Calcagno è il responsabile dell'Apsa (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica); certo, il soprannome di “Cardinal Rambo” con cui è stato ribattezzato il prelato, non è propriamente quello che ci si aspetta da un ecclesiastico.

E' vero, Gesù, nel Vangelo, disse che ogni cristiano, prima di guardare la “pagliuzza” nell'occhio del nostro prossimo, dovrebbe fare attenzione invece alla “trave” che possiede ognuno di noi; è inevitabile, però, constatare che l'uso delle armi è, quantomeno, in contrasto se non vogliamo parlare di completa antitesi, con il messaggio caritatevole fondato sulla bontà e sull'altruismo che il cattolicesimo dovrebbe diffondere tra i fedeli.



Viene da chiedersi, quale tipo di commenti sarcastici e anche qualche risatina, farebbero i suoi fedeli ascoltando un'omelia del cardinale a proposito, per esempio, del passo del profeta Isaia dove viene detto che gli uomini faranno “delle loro lance cesoie per potare, né impareranno più la guerra.”.

Pur rendendoci conto che i preti, a qualsiasi “classe” appartengano (siano essi solo semplici parroci oppure alti prelati) sono fondamentalmente degli uomini come noi e come noi sono soggetti a sbagliare, viene a mancare la cosiddetta “libertà di parola” e, nondimeno, l'esempio da imitare.

Tra l'altro, la stessa diocesi di Savona, è stata al centro recentemente di sospetti riguardanti alcuni sacerdoti accusati di pedofilia, (accuse infinitamente più gravi rispetto alla detenzione di armi), i cui nominativi pur non essendo stati resi noti, sono sulla bocca degli abitanti della provincia ligure.

Forse, l'unico vero desiderio che hanno i fedeli è quello che, un giorno, si possa ritornare a parlare dell'unica vera missione della Chiesa Cattolica e non di vizi, scandali e segreti che non fanno altro che gettare fango su coloro che si professano i portatori del Vangelo nel Mondo.   

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