lunedì 23 aprile 2012

Controtendenza : l'uomo vivrà più a lungo della donna




In Europa, una donna vive mediamente 82,6 anni e un uomo 76,7. Il dislivello è pari a 5,9 anni.
Ma i ricercatori che hanno redatto l’ultimo rapporto Healthy Life Years, hanno scavato oltre a quello che è il dato freddamente matematico.

Mettendo a confronto gli anni vissuti senza malattie o altre forme di disabilità, hanno constatato come l’aspettativa per le donne è di circa 62 anni e per gli uomini di 61,3.
La differenza così fra i due sessi diventa praticamente nulla: 0,7 anni. In qualche nazione, addirittura, fra cui anche l’Italia, gli uomini hanno già sorpassato le donne; infatti, nel nostro paese la vita in piena salute raggiunge i 63,4 anni per gli uomini, ma solo i 62,5 per le donne.

Per calcolare la longevità senza malattie, Eurostat si è servita di un semplice questionario, all'interno del quale si chiedeva se negli ultimi sei mesi le proprie attività quotidiane fossero state oggetto di un problema di salute. Il dato emerso è che un uomo europeo passa circa l’80 per cento della sua vita in piena salute, mentre per le donne la percentuale scende al 75 per cento.



Gli uomini hanno, quindi, in media, una salute migliore delle donne, soffrono meno in caso di malattia, fanno ricorso più raramente al medico e alle medicine, con un “però” di primaria importanza e cioè muoiono prima.

Le ragioni biologiche di questo fenomeno sono, al momento, inspiegabili.
Le donne si ammalano di più anche perché sono meno studiate rispetto agli uomini; infatti, si può dire che tutta la ricerca in materia di medicina, dalla fine della seconda guerra mondiale, si è concentrata sull’universo maschile; ma le malattie cardiovascolari o articolari, che sono fra le principali cause di disabilità tra le persone anziane, seguono percorsi diversi fra i due sessi.

Sul perché la vita femminile sia più lunga in assoluto esiste invece qualche ipotesi.
Pare, infatti, che gli ormoni giochino un ruolo fondamentale. Le donne, è risaputo, mostrano più attenzione per il loro corpo e il fatto di avere due cromosomi X anziché uno come l’uomo potrebbe rappresentare un vantaggio.
Il cromosoma X è infatti più grande e importante dell’Y. Avendone due copie, le donne hanno maggiore scelta genetica.

Secondo l’Office of National Statistics inglese, però, gli uomini stanno raggiungendo le donne anche nel confronto sulla longevità in generale. La scelta femminile di stili di vita poco sani, (il fumo, uno su tutti) e la maggiore attenzione maschile alla salute (soprattutto con lo sport e viceversa l’addio alle sigarette) sarebbero alla base del riavvicinamento.

Secondo l’ufficio di statistiche britannico, l’aspettativa di vita dei due sessi raggiungerà il pareggio nel 2030. Sui costi della longevità però non poteva mancare un minaccioso rapporto del Fondo Monetario Internazionale; se,come previsto, nel 2050 vivremo tre anni di più rispetto a oggi, saremo costretti a dedicare ogni anno alla fascia della terza età almeno l'1% del Pil, il prodotto interno lordo.

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