sabato 28 aprile 2012

Il "dopo Guardiola" è tanti punti interrogativi...


Sono molteplici gli interrogativi legati alle dimissioni di “Pep” Guardiola dalla guida del Barcellona : chi più di lui saprà raccogliere quanto ha raccolto lui in quattro anni di “Barca”? 13 titoli in tutto, fra i quali 3 campionati spagnoli, 2 Champions League, 2 Supercoppe europee e Mondiali per club.
Quale sarà il destino della squadra “blaugrana” , rimasta orfano della sua guida carismatica? Quale sarà invece il futuro di un uomo di soli 41 anni che ha ancora davanti una vita da spendere nel mondo “pallonaro”?


Diamo tempo al tempo e, al momento opportuno, otterremo le giuste risposte. Non sapremo mai invece, se la decisione di Guardiola era già stata presa da tempo oppure è stata dettata da quei “maledetti 3 giorni” in cui la squadra catalana ha gettato alle ortiche sia la possibile conquista della Liga, sia soprattutto la Champions.


In questi quattro anni, Guardiola ha dimostrato di essere più di un allenatore : ha creato un giocattolino devastante, in cui 11 uomini si muovevano sul campo come se fossero telecomandati a distanza, in quella ragnatela di fitti passaggi rasoterra in cui avvolgevano l'avversario, costringendolo alla resa finale.

Certo, si dirà, allenare la squadra con il più forte giocatore al mondo, Leo Messi, ti dà già un bel vantaggio in partenza: giusto, giusto, però c'è da chiedersi anche come mai la nazionale argentina, ricca di talenti mostruosi, abbia fallito clamorosamente tutti gli appuntamenti più importanti degli ultimi anni....

Il fatto è che Guardiola sta al “possesso palla”, come la religione sta alla Bibbia : l'allenatore spagnolo ha saputo creare una nuova concezione del modo di giocare a calcio, così come negli anni 70 , gli olandesi avevano inventato il cosiddetto “calcio totale” o negli anni 80, Sacchi aveva fatto del “pressing alto” il suo dio pallonaro.

Il calcio di Guardiola è una sorta di “calcetto” giocato su un campo più grande, in cui gli attaccanti spuntano in area come folletti pronti a colpire con la rapidità di un morso di un serpente a sonagli ; gli appassionati calciofili non finivano mai di stupirsi guardando la semplicità del gioco del “Barca”, al punto che, se i calciatori avessero giocato bendati, il risultato sarebbe stato lo stesso.

Dobbiamo prepararci, dunque, ad una crisi di astinenza da “calcio spettacolare”? Certo, la curiosità per il nuovo Barcellona sarà tanta, così come già sta impazzando il “totoscommesse” sul prossimo club che verrà allenato da “Pep” : Italia e Inghilterra si sono già messe in fila e , qui da noi, chi forse potrebbe cominciare a dormire poco la notte, si chiama Massimiliano Allegri....

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