Sono molteplici gli
interrogativi legati alle dimissioni di “Pep” Guardiola dalla
guida del Barcellona : chi più di lui saprà raccogliere quanto ha
raccolto lui in quattro anni di “Barca”? 13 titoli in tutto, fra
i quali 3 campionati spagnoli, 2 Champions League, 2 Supercoppe
europee e Mondiali per club.
Quale sarà il destino
della squadra “blaugrana” , rimasta orfano della sua guida
carismatica? Quale sarà invece il futuro di un uomo di soli 41 anni
che ha ancora davanti una vita da spendere nel mondo “pallonaro”?
Diamo tempo al tempo e,
al momento opportuno, otterremo le giuste risposte. Non sapremo mai
invece, se la decisione di Guardiola era già stata presa da tempo
oppure è stata dettata da quei “maledetti 3 giorni” in cui la
squadra catalana ha gettato alle ortiche sia la possibile conquista
della Liga, sia soprattutto la Champions.
In questi quattro anni,
Guardiola ha dimostrato di essere più di un allenatore : ha creato
un giocattolino devastante, in cui 11 uomini si muovevano sul campo
come se fossero telecomandati a distanza, in quella ragnatela di
fitti passaggi rasoterra in cui avvolgevano l'avversario,
costringendolo alla resa finale.
Certo, si dirà, allenare
la squadra con il più forte giocatore al mondo, Leo Messi, ti dà
già un bel vantaggio in partenza: giusto, giusto, però c'è da
chiedersi anche come mai la nazionale argentina, ricca di talenti
mostruosi, abbia fallito clamorosamente tutti gli appuntamenti più
importanti degli ultimi anni....
Il fatto è che Guardiola
sta al “possesso palla”, come la religione sta alla Bibbia :
l'allenatore spagnolo ha saputo creare una nuova concezione del modo
di giocare a calcio, così come negli anni 70 , gli olandesi avevano
inventato il cosiddetto “calcio totale” o negli anni 80, Sacchi
aveva fatto del “pressing alto” il suo dio pallonaro.
Il calcio di Guardiola è
una sorta di “calcetto” giocato su un campo più grande, in cui
gli attaccanti spuntano in area come folletti pronti a colpire con la
rapidità di un morso di un serpente a sonagli ; gli appassionati
calciofili non finivano mai di stupirsi guardando la semplicità del
gioco del “Barca”, al punto che, se i calciatori avessero giocato
bendati, il risultato sarebbe stato lo stesso.
Dobbiamo prepararci,
dunque, ad una crisi di astinenza da “calcio spettacolare”?
Certo, la curiosità per il nuovo Barcellona sarà tanta, così come
già sta impazzando il “totoscommesse” sul prossimo club che
verrà allenato da “Pep” : Italia e Inghilterra si sono già
messe in fila e , qui da noi, chi forse potrebbe cominciare a dormire
poco la notte, si chiama Massimiliano Allegri....
Nessun commento:
Posta un commento