giovedì 3 maggio 2012

Costa Concordia, una tragedia che non ci ha insegnato nulla....


E' difficile immaginare come trentadue vite perse abbiano avuto così poco valore. Eppure, non sono passati nemmeno quattro mesi da quel 13 Gennaio in cui la nave da crociera “Costa Concordia” naufragò nei pressi dell'isola del Giglio, e ancora una volta gli interessi economici prevalgono su tutto il resto.

Da quel giorno, le polemiche infuriarono per la mancanza di un decreto che vietasse alle navi da crociera di avvicinarsi troppo alla costa, un rischio eccessivo non solo per la sicurezza dei passeggeri ma anche per la salvaguardia dell'ambiente.


Dopo mesi di discussioni in Parlamento, era stato finalmente varato un provvedimento denominato “decreto rotte sicure” (o anche chiamato “anti-inchini”) nel quale era stato espressamente vietato alle navi di portata superiore alle 500 tonnellate di navigare entro 2 miglia dalla costa, le cosiddette aree protette.


Ma è stata proprio la protesta delle zone interessate a far sì che il provvedimento venisse modificato , abbassando il limite a 0,7 miglia (circa 1 Km.) e se pensiamo che l'incidente della Costa Concordia è avvenuto alla distanza di 500 metri dalla terraferma, possiamo dire che ancora una volta tutto è finito in una bolla di sapone.

Erano troppo importanti gli interessi legati al “business” degli acquisti dei turisti nelle località costiere perchè si potesse rinunciare all'”inchino” : in poche parole, i passeggeri potranno di nuovo comprare nei negozi del lungomare magliette, portachiavi, soprammobili e souvenir di ogni genere.

Il governo, dunque, di fronte alle pressioni di carattere economico ha fatto dietrofront, privilegiando ancora una volta il valore degli euro alle possibili catastrofi ambientali : si era parlato, persino, di creare delle zone “cuscinetto”che avrebbero comunque salvaguardato il movimento turistico ,rispettando la sicurezza delle rotte di navigazione.
Evidentemente la natura dell'uomo non è fatta per imparare dai suoi errori : i segnali che erano arrivati dalle più alte cariche dello Stato avevano illuso che qualcosa di importante poteva cambiare.
Così non è stato, la tragedia del Giglio è destinata a rimanere un'altra sciagura della storia che non insegnerà nulla al nostro futuro.



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