mercoledì 2 maggio 2012

Milan e Inter, parte la rifondazione?


Lo sprint finale per il titolo catalizza, in questi giorni, l'attenzione degli sportivi ma chi è abituato a tenere lo sguardo proteso in avanti, si chiede quali equilibri sono destinati a rompersi prima dell'avvio della nuova stagione calcistica.

Ad Agosto, i calciatori più “pregiati” avranno già smaltito le tossine dell'Europeo e le società avranno fatto le loro scelte : l'anno scorso il club più atteso sul mercato era la Juventus, reduce da una stagione a dir poco fallimentare, quest'anno, invece, gli occhi saranno puntati sulle due milanesi, per diversi motivi.

Il Milan (salvo clamorosi sviluppi) ha già detto addio al “titulo” italiano, dopo una stagione che avrebbe meritato miglior sorte, non fosse stata funestata dai troppi e ripetuti infortuni : Ibrahimovic, l'unico inossidabile della banda, ha recitato più volte il ruolo di “salvatore della patria” ma non è bastato.

D'altro canto, Allegri, il comandante della ciurma rossonera, è un toscano purosangue e, pertanto, non sventolerà di certo la bandiera bianca : lui dice di aver già ricevuto la conferma della guida anche per il 2012-13, ma si sa, quando a spasso si può casualmente incontrare un certo Signor “Guardiola”, la sicurezza può vacillare da un giorno all'altro come un'improvvisa scossa di terremoto.


L'impressione è che Max resterà almeno per l'anno prossimo, anche perchè Galliani non è abituato a cambi drastici dell'allenatore, se non sono motivate da un cattivo rapporto con i giocatori ; e visto che “il buon toscano” è, per ora, gradito alla truppa rossonera, avanti così, magari con qualche innesto di valore, come l'olandese Robben, in rotta col Bayern.

Sulla sponda Inter, invece, i cambiamenti ci saranno, eccome. Il patron Moratti ha buttato alle ortiche milioni di euro nell'ultima stagione e non è più intenzionato a sorvolare su eventuali errori durante la campagna acquisti : i vari Alvarez, Forlan, Zarate , Poli tanto per citarne alcuni hanno profondamente deluso il popolo nerazzurro, soprattutto sul piano caratteriale, dimostrando poco attaccamento alla maglia; non è da escludere, quindi, che qualcuno abbia già pronte le valigie.

Per contro, c'è prima da risolvere il rebus “allenatore” dopo che gli ultimi tentativi, prima con Gasperini e poi con Ranieri, sono falliti miseramente : il “traghettatore” della Primavera (inteso sia come squadra che come stagione....) Stramaccioni ha fatto ciò che poteva ma credere in una sua riconferma ci pare quantomeno azzardato : i nomi all'orizzonte ci sono, si parla di Claudio Prandelli in caso di conclusione della sua avventura in nazionale, oppure, perchè no, Walter Zenga, uomo nerazzurro fino alle unghie dei piedi, in grado di poter emulare il “miracolo” Conte alla Juventus.

Per ora, mangiamoci le briciole di questa stagione agonistica e il dessert, speriamo delizioso, dell'Europeo polacco-ucraino : dopo i bagni al mare, ne riparleremo.


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