sabato 11 agosto 2012

CHIRURGIA ESTETICA AL SENO, NUOVA LEGGE


Sembra davvero che sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica per aumentare il seno sia diventata più un'impresa ad alto rischio, che non un piacevole intervento sulla propria fisicità per dare o ridare pienezza ad una parte che ogni donna considera estremamente femminile e molto gradita all'altro sesso. 
Infatti, dopo lo scandalo delle protesi "Pip", che ha terrorizzato tutte le pazienti che sapevano di aver inserito proprio quella specifica marca di silicone,il 12 luglio scorso è entrata in vigore la nuova legge n° 86 per la quale solo ai "veri" chirurghi plastici viene autorizzato l'inserimento delle protesi nel seno.

La nuova normativa, indica infatti che l'impianto di protesi mammarie per fini estetici è riservato a coloro che sono in possesso del titolo di specializzazione in chirurgia plastica, in chirurgia generale, ginecologia e ostetricia o chirurgia toracica o a chi, alla data di entrata in vigore della legge, può dimostrare di avere svolto un'attività equivalente a quella della chirurgia plastica negli ultimi cinque anni. 
Tuttavia il prof. Giovanni Botti, Presidente dell'Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica, ha espresso i suoi dubbi sul rapporto che può esistere tra la chirurgia plastica e quella toracica, che è una branca che si occupa di interventi sui polmoni e altre eventuali formazioni intratoraciche. Fatto sta che ora, oltre a richiedere la garanzia delle protesi inserite, prima di scegliere il chirurgo è consigliabile verificare che il medico a cui ci rivolgiamo sia iscritto alle associazioni esistenti in Italia quali Aicpeo Sicpre.

Unitamente all'entrata in vigore della suddetta legge si è affiancata anche quella che vieta alle minorenni di sottoporsi a mastoplastiche adittive. Da dati Doxa risulterebbe infatti che ben il 14% delle sedicenni vorrebbe aumentare il volume del proprio seno e che, sempre più ragazze, invece della prima automobile, chiedono a mamma e papà di essere accompagnate dal chirurgo plastico. 

Sembra che questa tendenza arrivi dagli States dove ragazze tra i 13 e i 18 anni nel 2012 hanno consumato 12mila dosi di botulino. Ma nonostante queste statistiche le ragazze italiane intervistate a questo proposito hanno risposto che preferirebbero spendere i soldi in un bel viaggio che non in un intervento di estetica per migliorare il loro aspetto.

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