Visualizzazione post con etichetta Sport. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Sport. Mostra tutti i post

lunedì 14 maggio 2012

Ibrahimovic, valigie pronte destinazione Manchester?


Dagli sportivi viene soprannominato "lo zingaro" e non solo per quel cognome che finisce in "IC" tanto diffuso negli Stati appartenenti alla ex Jugoslavia.  Lui, Zlatan Ibrahimovic, non è abituato a rimanere per molto tempo con la stessa casacca addosso e la clamorosa indiscrezione, secondo cui si potrebbe concretizzare un interesse del Manchester City nei suoi confronti, non sorprenderebbe più di tanto gli sportivi.

La delusione cocente dopo la mancata conquista del campionato con il Milan avrebbe potuto far riflettere seriamente il campione svedese sull'ipotesi di cambiare aria, scegliendo anche lui di "assaggiare" i petroldollari che regnano in casa City.

venerdì 11 maggio 2012

Il divorzio di Luis Enrique : una storia d'amore mai nata

Il Divorzio Di Luis Enrique: Una Storia D' Amore Mai Nata
Undici mesi fa, esattamente il 10 giugno, sbarcava a Roma il nuovo allenatore della Roma, lo spagnolo Luis Enrique. Era un periodo particolarmente scoppiettante per la società giallorossa appena passata dalle mani di Rossella Sensi all'impero americano dei Di Benedetto.
Le speranze dei giallorossi erano legate al tecnico iberico, che aveva preso il posto di Vincenzino Montella; certo, ci si era dovuti accontentare, non si poteva arrivare a prendere Guardiola, ma le premesse di una buona stagione romanista c'erano tutte e l'entusiasmo intorno al personaggio e al suo stile di gioco ispirato a quello della squadra blaugrana, avevano iniettato nei tifosi una buona dose di fiducia.

Andrea Pirlo, quando un errore costa caro


Andrea Pirlo, Quando Un Errore Costa Caro
Quando Andrea Pirlo tenne la sua prima conferenza stampa da neojuventino disse di aver scelto i bianconeri perchè la società contava su di lui per tornare a vincere e a 9 mesi di distanza avevano entrambi ragione. Sì, perchè non era facile per l'introverso ragazzo bresciano fare le valigie da Milanello,lasciare dopo 10 anni la squadra campione d'Italia in carica e ricominciare da capo con una Juve reduce da una stagione disastrosa.
Eppure i veri campioni sono quelli che parlano poco davanti ai microfoni ma fanno urlare di gioia i tifosi la domenica : lui, Andrea, è taciturno come il più grande juventino, Alex Del Piero; insieme sono riusciti, sin dall'inizio, a prendere per mano l'intera squadra e a condurla verso il successo.

giovedì 10 maggio 2012

Ciao Nesta, grazie di tutto quello che hai dato al calcio italiano


Ciao Nesta, Il Calcio Italiano Ti RingraziaLa notizia dell'addio di Alessandro Nesta lascia un po' a tutti gli appassionati sportivi l'amaro in bocca, per ciò che ha rappresentato questo giocatore per il calcio italiano degli ultimi 15 anni. L'ultima travagliata stagione al Milan, è quella che ha fatto maturare nel ragazzone romano la decisione di lasciare la Serie A per fare una nuova esperienza, probabilmente negli Stati Uniti dove il calcio, o meglio, il soccer come viene chiamato oltreoceano è meno stressante e gli ingaggi sono succulenti, specie per un giocatore a fine carriera.

martedì 8 maggio 2012

Scudetto Juve : demeriti rossoneri o vittoria legittima?


L'entusiasmo per la conquista del 28esimo (o 30esimo...) titolo da parte della Juventus ha fatto il giro del mondo contagiando la stampa internazionale che ha speso molte parole di elogio per la società bianconera, in particolare per Antonio Conte, allenatore matricola eppur subito vincente.

La soddisfazione nelle file juventine appare più che legittima, motivata sia dall'oblio degli anni bui post- Calciopoli e della retrocessione in Serie B, sia da quella voglia di rivincita sulle eterne rivali, Milan e Inter.

sabato 5 maggio 2012

Il derby per gli interisti : chi, tra Juve e Milan, è il "male minore"?


Siamo giunti alla penultima giornata della Serie A e, dopo il mezzo passo falso interno della Juve contro il Lecce, tutto si è rimesso inaspettatamente in discussione, accendendo ancor di più per domani sera gli animi dei tifosi.

Quando nella scorsa estate il computer della Lega Calcio partorì il calendario del campionato, balzò subito all'occhio quel derby milanese piazzato alla 37esima giornata e la maggior parte di noi pensarono quanto fosse stata diabolica quella macchina informatica : ancora si parlava delle milanesi come favorite per la vittoria finale e la nuova Juventus di Antonio Conte era solo un'outsider di lusso.

Dopo 9 mesi, eccoci qua a parlare del derby ma in chiave decisamente diversa : l'Inter, contrariamente a quelle previsioni, è fuori dai giochi che contano e domani sera avrà, nel bene e nel male, l'ingrato compito di “giudice del campionato”: inevitabile chiedersi quale atteggiamento assumeranno in campo i nerazzurri.

giovedì 3 maggio 2012

Juve - Milan, finale degno di Alfred Hitchcock?


Il verdetto finale della Serie A, dopo la terzultima giornata, assume toni degni di un romanzo di Stephen King o di un film d'altri tempi firmato Alfred Hitchcock : la Juventus regala al Milan su un piatto d'argento due punti su tre che aveva di vantaggio e i rossoneri ringraziano di tutto cuore.

La squadra di Conte è ricaduta, per una sera, nella malattia della “pareggite” che l'aveva colpita un paio di mesi fa con l'unica importante differenza è che ora siamo alla fine dei giochi e come è solito dire il croupier “Les jeux sont fait : rien ne va plus”....non c'è tempo per rimediare.


Il Milan, invece, da bravo scolaretto diligente, fa i suoi compitini a casa e batte un' Atalanta che non aveva nulla da chiedere a questa partita, se non farsi da parte ed osservare : Allegri, nel dopopartita, ha dichiarato di essersi divertito, crediamo molto di più dalle notizie che arrivavano negli ultimi 5 minuti da Torino che per lo spettacolo offerto dalla sua squadra a San Siro.

Delio Rossi e Lijaic, altro brutto esempio dal calcio


Alla vigilia di Fiorentina – Novara, i tifosi pensavano che le due squadre lasciassero trascorrere tranquillamente i minuti dell'incontro, senza “colpo ferire” : ai viola bastava un pareggio per assicurarsi , anche se non proprio matematicamente, la salvezza. La banda piemontese, invece, ormai era già rassegnata da tempo alla discesa nella serie cadetta.


Ed ecco che, già nel primo tempo, accade l'impossibile : prima una “zuccata” del brasiliano Jeda, poi un rigore di Rigoni portano in doppio vantaggio gli uomini di Tesser; il pubblico fiorentino rumoreggia, come diceva il toscanaccio Bartali , sembrava che tuonassero : “qui l'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare”....

E così Delio Rossi, allenatore dei viola, decide di dare una decisa sterzata alla rotta senza destinazione della sua squadra, togliendo il giovane trequartista Lijaic ed inserendo la punta, Ruben Olivera.

mercoledì 2 maggio 2012

Milan e Inter, parte la rifondazione?


Lo sprint finale per il titolo catalizza, in questi giorni, l'attenzione degli sportivi ma chi è abituato a tenere lo sguardo proteso in avanti, si chiede quali equilibri sono destinati a rompersi prima dell'avvio della nuova stagione calcistica.

Ad Agosto, i calciatori più “pregiati” avranno già smaltito le tossine dell'Europeo e le società avranno fatto le loro scelte : l'anno scorso il club più atteso sul mercato era la Juventus, reduce da una stagione a dir poco fallimentare, quest'anno, invece, gli occhi saranno puntati sulle due milanesi, per diversi motivi.

Il Milan (salvo clamorosi sviluppi) ha già detto addio al “titulo” italiano, dopo una stagione che avrebbe meritato miglior sorte, non fosse stata funestata dai troppi e ripetuti infortuni : Ibrahimovic, l'unico inossidabile della banda, ha recitato più volte il ruolo di “salvatore della patria” ma non è bastato.

D'altro canto, Allegri, il comandante della ciurma rossonera, è un toscano purosangue e, pertanto, non sventolerà di certo la bandiera bianca : lui dice di aver già ricevuto la conferma della guida anche per il 2012-13, ma si sa, quando a spasso si può casualmente incontrare un certo Signor “Guardiola”, la sicurezza può vacillare da un giorno all'altro come un'improvvisa scossa di terremoto.

martedì 1 maggio 2012

Chievo-Roma 0-0, addio Europa per i giallorossi


Nell'anticipo della terzultima giornata del massimo campionato di serie A, si affrontavano nel primo anticipo il Chievo e la Roma, partita in programma allo stadio Bentegodi di Verona.
Per la squadra capitolina, reduce da alcune prestazioni assolutamente deludenti come la sconfitta contro la Juventus o il pari sofferto di sabato scorso contro il Napoli, era fondamentale portare a casa i tre punti almeno per rimanere in scia del quartetto in lotta per la Champions o perlomeno alimentare ancora qualche speranza di piazzamento per l'Europa.

Dall'altra parte, invece, la squadra clivense ormai ha raggiunto da tempo l'obiettivo salvezza e quindi mira a concludere il campionato, disputando buone prestazioni.

Le condizioni atmosferiche a Verona si presentavano decisamente avverse : la pioggia battente ha reso il campo un vero e proprio acquitrino e i giocatori, sin dall'inizio, hanno trovato serie difficoltà nell'imbastire le azioni di gioco : in modo particolare, è stata la squadra di Luis Enrique quella maggiormente penalizzata, viste le caratteristiche del gioco “palla a terra” voluto dall'allenatore spagnolo.

Duello Juve - Milan : a che ora si giocherà domenica?


Il turno infrasettimanale di campionato, il terzultimo della stagione, probabilmente non deciderà nulla o quasi, per la conquista finale dello scudetto : domani sera, la Juventus, impegnata nel delicato scontro testa-coda con il Lecce, ha decisamente il favore del pronostico dalla sua parte mentre il Milan, opposto a San Siro contro una già appagata Atalanta, non dovrebbe avere problemi ad aggiudicarsi i 3 punti, rimanendo così in scia ai bianconeri.

Di conseguenza, i vertici calcistici e non, stanno già pensando a come poter “organizzare” il prossimo turno della Serie A che, invece, con tutta probabilità avrà un sapore del tutto diverso, essendo in programma il derby milanese e Cagliari – Juventus : c'è da risolvere, infatti, la questione della contemporaneità degli incontri, tanto acclamata al fine di garantire la regolarità del gioco.

sabato 28 aprile 2012

Il "dopo Guardiola" è tanti punti interrogativi...


Sono molteplici gli interrogativi legati alle dimissioni di “Pep” Guardiola dalla guida del Barcellona : chi più di lui saprà raccogliere quanto ha raccolto lui in quattro anni di “Barca”? 13 titoli in tutto, fra i quali 3 campionati spagnoli, 2 Champions League, 2 Supercoppe europee e Mondiali per club.
Quale sarà il destino della squadra “blaugrana” , rimasta orfano della sua guida carismatica? Quale sarà invece il futuro di un uomo di soli 41 anni che ha ancora davanti una vita da spendere nel mondo “pallonaro”?


Diamo tempo al tempo e, al momento opportuno, otterremo le giuste risposte. Non sapremo mai invece, se la decisione di Guardiola era già stata presa da tempo oppure è stata dettata da quei “maledetti 3 giorni” in cui la squadra catalana ha gettato alle ortiche sia la possibile conquista della Liga, sia soprattutto la Champions.

venerdì 27 aprile 2012

Juventus, stella sì, stella no? L'Italia è divisa...


Il campionato di Serie A volge al termine e la lotta tra le due antagoniste di quest'anno ha appassionato milioni di tifosi in tutta Italia : l'esito è tutt'ora incerto, anche se al momento la Juventus sembra recitare il ruolo di favorita d'obbligo, per quello che sarebbe il 30esimo titolo.

Usare il condizionale è d'obbligo, visto che la squadra torinese ha sempre rivendicato le due vittorie quelle del 2004-2005 e del 2005-2006, che, come saprete, sono state cancellate in seguito al processo denominato “Calciopoli”.

Siccome, il popolo sportivo italiano si proietta sempre al futuro, uno degli interrogativi che i “calciofili” si pongono nell'immediato è : la Juventus, in caso di scudetto, ha il diritto di apporre sulla maglia la fatidica “terza” stella, simbolo dei 30 campionati vinti sul campo?

mercoledì 25 aprile 2012

Il Toro "Barca" infilzato dal torero "Chelsea"...


Questa sera, più che mai, il calcio ha confermato di essere veramente lo sport più bello del mondo e ci ha rammentato, inoltre, anche un'altra crudele verità : non sempre la squadra più forte è quella che, alla fine, si porta a casa la vittoria.
L'epilogo della prima semifinale di Champions League che vedeva opposti il Barcellona e il Chelsea , consegna sorprendentemente alla squadra londinese l'accesso alla finale di Monaco, regalando una profonda delusione al team, ormai si può dire, Campione del Mondo uscente.

martedì 24 aprile 2012

Scorrettezze nello sport per disabili


L'Italia si è fatta anche conoscere dal Resto del Mondo, purtroppo, come il Paese dei “finti invalidi” , dei “ciechi fasulli” , delle truffe pensionistiche ed assistenziali , ma una volta tanto, ci possiamo consolare perchè c'è qualcun altro che è in grado di imitarci.

Lei si chiama Yvonne Hopf, viene dalla Germania e non è una donna come tutte le altre : infatti, in una sola Olimpiade, quella di Atlanta 1996, è riuscita a vincere ben cinque medaglie d'oro, proprio come il leggendario nuotatore australiano Ian Thorpe.

Quel trionfo l'ha trasformata come una delle stelle dello sport per disabili in Germania ; sì, perchè tutti dicevano che lei “non vede la parete verso la quale nuota”. Il suo più grande sogno fu quello di gareggiare anche a Sydney 2000, un sogno che non si è mai realizzato; la sua carriera si interruppe, infatti, due anni più tardi, nel 1998.


Solo oggi, a distanza di 14 anni, si può conoscere il motivo del suo ritiro : durante un controllo di routine, i medici scoprirono che Yvonne Hopf aveva una capacità visiva superiore al 10%, limite considerato minimo per poter partecipare alle gare delle discipline paraolimpiche. In pratica, la Hopf ci vedeva meglio di quanto non si pensasse ; infatti, la “campionessa” tedesca, quell'anno superò anche l’esame per il conseguimento della patente di guida.

lunedì 23 aprile 2012

Arturo Vidal, la promessa del "guerriero"


Quando il 22 Luglio dello scorso anno, la Juventus annunciò l'acquisto dal Bayern Leverkusen, squadra tedesca, di un certo Arturo Vidal (prezzo pattuito 10 milioni e mezzo), il popolo bianconero lo accolse, è vero, con tanta speranza ma anche con un briciolo di paura, pienamente giustificata dai numerosi “bidoni” approdati, negli ultimi anni, alla corte della Vecchia Signora.

Vidal, classe 1987 (25 anni dunque il prossimo 22 Maggio), approdò in Italia quasi in silenzio.
In fondo, in quelle calde giornate di Luglio, le due paroline magiche che solleticavano i tifosi erano queste : “Top player”. Il buon Arturo da Santiago del Cile non aveva propriamente questo blasone da fuoriclasse, pur essendo titolare fisso della Nazionale sudamericana e se pensiamo che proprio in quei giorni circolavano voci di contatto con “nientepopodimenoche” El Kun Aguero...beh... il paragone non reggeva proprio.


Qualche sospetto sull'”affarone” juventino, si ventilò quando il direttore sportivo del Bayern di Monaco, un certo Sig. Karl-Heinz Rummenigge (inutile precisare chi sia...) si scagliò contro la dirigenza juventina accusandola di “scarsa moralità” ; pare, infatti, che Vidal avesse già preso in precedenza solenni accordi con il club bavarese, nella fattispecie, con il presidente Uli Hoeness.


lunedì 16 aprile 2012

Valentino Rossi e il difficile rapporto con la Ducati


Si può dire che, ormai, Valentino Rossi è un “separato in casa” con la sua scuderia, la Ducati ; il pluricampione del mondo è un romagnolo purosangue, certe cose non le può tenere per sé, forse anche perchè urlandolo ai quattro venti, spera che il vento possa ancora cambiare.

La trama del film di quest'anno inizia esattamente da dove eravamo rimasti : il decimo posto del Qatar ha, infatti, il gusto di un “replay” dei gran premi della stagione passata, quasi come se i mesi invernali non fossero neppure passati.
Se poi, aggiungiamo, che un combattente estroso come Valentino, amante delle sfide più impossibili, si mette ad esternare frasi del tipo : “E' inutile, non ce la faccio a guidarla”, vuol dire che siamo arrivati proprio alla frutta.


Leonardo Bonucci e la testardaggine di Conte


Chissà cosa avrà pensato Conte quando Leonardo Bonucci è volato in cielo per inzuccare il pallone che ha regalato il vantaggio alla Juventus contro il Palermo. Eh sì, perchè Bonucci, lo si voglia ammettere o no, è sempre stato uno dei “pallini” dell'allenatore leccese, sin da quel pomeriggio d'agosto, quando volarono parole grosse con Marotta che aveva già messo sul tavolo le offerte dello Zenit di San Pietroburgo proprio per Leo e per Pepe.

Sarebbe stato facile, no? Con Del Neri come allenatore, Leonardo era stato messo sul banco degli imputati insieme ad altri giocatori come Felipe Melo e Amauri, proprio perchè la difesa si era dimostrata un autentico colabrodo, con un passivo di reti da squadra destinata a retrocedere.

martedì 10 aprile 2012

Torna in Italia L'America's Cup


Mercoledì prossimo prendono il via nella splendida cornice di Napoli, le World Series, prima tappa del circuito delle regate di preparazione alla prossima America’ s Cup di vela.
Si tratta di un ritorno in Italia della prestigiosa competizione e, nello stesso tempo, una succosa anteprima di ciò che vedremo nel 2013 nella baia di San Francisco dove andrà in scena la finale della Louis Vitton Cup.
Anche se, alla fine dei cinque giorni di regata napoletani, non verranno stilate particolari categorie di merito o designate teste di serie per il gran finale del prossimo anno, la gara è particolarmente sentita dai vari team e non sono mancate già le polemiche tra “vecchi lupi di mare” quali Paul Cayard e Grant Dalton, antiche ruggini fatte di proteste e ricorsi.

Amauri, quello strano gol per la Juve


Amauri ha salutato la Juventus lo scorso Gennaio, approdando alla Fiorentina, al termine di una difficile “separazione in casa”, punizione dettata dal suo rifiuto ad accettare un trasferimento nel mercato estivo.
 Non è stato facile per l’attaccante brasiliano naturalizzato italiano stare “alla finestra” a guardare, mentre Conte istruiva i giocatori, che in fin dei conti erano ancora i suoi compagni, dettando schemi e moduli di gioco : ma lui è sempre stato lì nell’angolo, quasi come un bambino messo in castigo per aver disubbidito alla mamma….e quando hai per mamma una “Vecchia Signora” davvero non si può scherzare.
 Ecco perchè a Gennaio ha fatto di corsa le valigie approdando sulle sponde dell’Arno per soli cinquecentomila euro, una cifra irrisoria per il mondo pallonaro, contratto solo fino a Giugno perchè nessuno della dirigenza viola aveva il coraggio di proporgli di più.